Uno studio come centro strategico

Uno studio come centro strategico

Hannah Nardini ha dedicato il suo lavoro e il team di WKSpace allo sviluppo di strategie per gli ambienti di lavoro. L'obbiettivo consiste nel formulare suggerimenti validi e efficienti per l’ambiente di lavoro futuro ideale. Quando aziende e clienti le chiedono una consulenza, si mette in moto un intero meccanismo. Che si tratti di riorganizzare l’ambiente aziendale, di determinare i requisiti di un ufficio per un trasferimento o di rimodellare lo spazio di lavoro, si inizia sempre con la raccolta di dati. Durante l'intero processo, lavoriamo a stretto contatto con tutti i membri dell'azienda. Questo include, ad esempio, workshop per comprendere le necessità future e le priorità operative e per verificare la disponibilità al cambiamento.

Qual è l'ambiente di lavoro in cui vi sentite più a vostro agio?

Come team, mettiamo in pratica ciò che sugeriamo. Utilizziamo molti ambienti di lavoro diversi all’interno del nostro ufficio e anche quando siamo in viaggio. Ciò significa che di tanto in tanto lavoriamo nei caffè, sui treni, negli uffici dei clienti e in altri uffici. Grazie alle nostre esperienze, abbiamo imparato molto su ciò che rende più efficace il lavoro basato sull'attività: molte prese di corrente, una buona connessione Wi-Fi, aree tranquille per le telefonate e la possibilità di lavorare in uno spazio confortevole, sia da seduti che in piedi.

Che cosa era importante per voi quando avete costruito e arredato lo studio?

Volevamo testare diversi prodotti per consigliare i nostri clienti, quindi spesso entrano ed escono molti arredi. Poiché il nostro ufficio è un'unica grande stanza, dovevamo creare delle aree in cui potessimo parlare al telefono contemporaneamente senza disturbarci a vicenda. Per questo motivo, buoni prodotti acustici, impianti e divisori erano essenziali per rendere lo spazio funzionale. Oltre che per l'arredamento, per noi era importante che l'ufficio fosse un'area completamente separata. Anche se si trova sul retro della nostra casa, volevamo una sensazione di isolamento e la sensazione di “andare in ufficio ogni giorno”. Durante la pandemia, ciò era molto importante per noi.

Quali sono i vostri must-have, ovvero cosa non vorreste mai avere nel vostro posto di lavoro?

Gli elementi essenziali sono una macchina del caffè decente, un Wi-Fi superveloce (abbiamo dovuto investire in un Wi-Fi satellitare), monitor aggiuntivi, sedie ergonomiche e prodotti acustici per attutire la propagazione del suono. La nostra priorità assoluta è avere uno spazio funzionale e che favorisca il nostro benessere fisico. Credo che abbiamo raggiunto questo obiettivo. L’estetica di design è importante, soprattutto perché trascorriamo la maggior parte della giornata lavorativa davanti alla telecamera. Per questo abbiamo prestato attenzione anche al design dello sfondo.

Secondo lei, quali saranno in futuro le caratteristiche più importanti di un luogo efficiente e frequentemente utilizzato?

La varietà. Le persone hanno esigenze diverse per la loro postazione e non possiamo mettere tutto insieme. Alcuni amano stare stare a contatto coi colleghi e lavorare in un ambiente dinamico e vivace. Per loro l’open space è perfetto. Altri preferiscono concentrarsi in aree tranquille e nascoste. Per costoro sono più adatti spazi come cubicoli, pod e spazi di lavoro privati. Dobbiamo progettare l'ambiente di lavoro in base alle persone che lo devono abitare. Questo è l’obiettivo del nostro processo di consulenza.

Qual è il mobile più richiesto negli ultimi due anni quando si parla di nuovi arredi?

Senza dubbio i pod! Stanze che supportano riunioni virtuali, telefonate e lavoro privato senza la necessità di costruire muri. Il desiderio di allestire rapidamente più stanze è forte, quindi i pod acustici per ufficio sono una soluzione perfetta che consigliamo in ogni progetto a cui lavoriamo. Inoltre, soddisfano i requisiti di flessibilità. Altre soluzioni popolari sono le aree di incontro informali, come gli angoli per le riunioni con schermi per la privacy, le aree pranzo che incoraggiano la socializzazione e gli arredi che migliorano l'ergonomia, come le scrivanie regolabili per lavorare anche in piedi.

Seduti o in piedi? Qual è il vostro modo preferito di lavorare?

Un misto di entrambi. Mi piace stare in piedi per brevi periodi o durante le telefonate e le riunioni virtuali, ma quando ho bisogno di concentrarmi mi agito di più, quindi preferisco stare seduto.

Chi lavora qui?

Hannah Nardini è una delle principali strateghe del posto di lavoro del Regno Unito e adotta un approccio unico e olistico alle soluzioni per workplace. L'obiettivo è creare un ambiente che aumenti la produttività e la soddisfazione dei dipendenti.

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