Page 5 - To efficiency and beyond
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 TEMI E NUMERI
TO EFFICIENCY AND BEYOND
Gli oggetti intelligenti sono attorno a noi: raccolgono dati dall’ambiente e dai nostri gesti, ininterrottamente connessi ad altri oggetti intelligenti. Se inizialmente erano pianificati per rendere le nostre vite confortevoli ed efficienti, ora ci aiuteranno a collaborare e comunicare meglio.
Se guardiamo al futuro, la maggior parte degli esperti è d’accordo su una cosa soltanto: i cambiamenti che la tecnologia ha portato nelle nostre vite negli ultimi 20 anni sono niente se confrontati a quelli che ci porterà d’ora in avanti.
Siamo all’inizio di una rivoluzione tecnologica iniziata con l’introduzione del World Wide Web e che ora promette di riprogettare il modo in cui viviamo e lavoriamo, grazie all’onnipresenza di dispositivi interconnessi che raccolgono dati per dare forma a nuove relazioni tra persone, spazi ed oggetti.
L’internet delle cose (IoT) è una sorta di convergenza tra il mondo reale e quello virtuale. La definizione fu coniata da Kevin Ashton nel 19991 per descrivere “l’insieme di tecnologie e applicazioni che permettono a dispositivi e luoghi di generare qualsiasi tipo di informazione, di connettere quei dispositivi e luoghi per generare un’analisi dei dati istantanea e, idealmente, attivare azioni intelligenti”2.
L’IoT rappresenta il network intelligente più esteso ed integrato che sia mai esistito e che include oggetti quali smarthpone, dispositivi indossabili, computer, auto, lampade, frigoriferi, macchine per il caffè – potenzialmente qualsiasi cosa.
Grazie ai miglioramenti della banda larga, al cloud computing e alla riduzione dei costi dei sensori, quello che fino a pochi anni fa era solamente applicato in avveniristici progetti di domotica o in siti produttivi all’avanguardia, sta velocemente diffondendosi.
Nel 2017 per la prima volta, il numero di dispositivi intelligenti, che lavorano per rendere l’ambiente umano sempre più intelligente, ha superato il numero della popolazione mondiale3.
Senza considerare che le creature viventi come alberi, animali e ovviamente noi stessi, gli esseri umani, siamo nodi attivi di questo network, come nel progetto della città di Prato, in Italia, che sta sperimentando un nuovo tipo di città intelligente basato sull’utilizzo di alberi come sensori4.
Naturalmente un mondo tanto interconnesso comporta molteplici problematiche – privacy e sicurezza soprattutto: ma ciò che promette è molto più affascinante.
90’s
WORLD WIDE WEB
ACCESSO ALLE INFORMAZIONI
Il motore di ricerca del CERN viene rilasciato per pubblico utilizzo
00’s
WEB 2.0
PEOPLE TO PEOPLE
Skype lancia connessioni istantanee connettendo persone in tutto il mondo.
10’s
IOT + BIG DATA + CLOUD
OLTRE ALLE PERSONE
Le cuffie VR, l’Oculus Rift, vengono immesse nel mercato.
TEMI E NUMERI 5
             La rivoluzione digitale: le tre fasi della
disintermediazione
Fonte: The third revolution, 2016 http://www.thevan.it/la- terza-rivoluzione-digitale/








































































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